Dal sito di Confcooperative Terre d’Emilia:
Sarà segnato da un nuovo record il bilancio della Cassa Edile di Reggio Emilia, la prima, in Italia, a carattere unitario tra le organizzazioni imprenditoriali e sindacali.
Con la chiusura prevista il 30 settembre, infatti, il valore dei salari che le imprese edili reggiane hanno erogato ai dipendenti negli ultimi 12 mesi dovrebbe toccare gli 80 milioni di euro, con un incremento del 4,5% rispetto all’anno precedente.
Una cifra, dunque, mai toccata nella storia della Cassa Edile, segno della vitalità di un comparto che, dopo la lunga crisi vissuta alla fine del primo decennio degli anni duemila e il baratro rappresentato dalla pandemia, dal 2021 ha vissuto una stagione contrassegnata da rilevanti e costanti crescite.
“E’ difficile prevedere cosa accadrà nei prossimi mesi – sottolinea il presidente dell’Ente bilaterale, Enrico Zini -, ma sin qui gli indicatori sono rimasti buoni su diversi fronti, a partire dal numero delle imprese con dipendenti (oltre 1.700) e da quello dei lavoratori, che a fine settembre dovrebbero sfiorare le 9.000 unità rispetto alle 8.772 che si contavano alla stessa data dello scorso anno”.
In aumento, poi, anche il numero delle ore lavorate, che dai precedenti 5,9 milioni si dovrebbero portare a quasi 6,2 milioni.
“Proprio i valori relativi agli occupati e alle ore lavorate – sottolinea il vicepresidente della Cassa Edile, Giulio Nota – sono tra gli elementi più significativi che emergono dal settore, perché è evidente che si sono generate maggiori possibilità di inclusione al lavoro che si sono tradotte in ricchezza ecoomica e in patrimonio sociale per tutto il territorio”.
L’ammontare della massa salari, del resto, è indicativo al proposito: 80 milioni che chiudono una serie quinquennale di aumenti e raddoppiano il valore registrato nel 2020, quando erano stati 39,8 (5,2 in meno rispetto al 2019). La serie di incrementi consecutivi parte nel 2021 con 49,1 milioni, divenuti 60,7 nel 2022, 70 nel 2023 e 77,5 nel 2024.
“Uno sviluppo reale anche rispetto al periodo pre-pandemico – spiega il presidente Zini -, certamente influenzato positivament dai provvedimenti messi in atto dal Governo a sostegno del settore, ma al tempo stesso indicativo della capacità reattiva delle imprese reggiane e dei loro lavoratori”.
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