La “Baby Box” rappresenta una delle più recenti iniziative di welfare aziendale lanciata quest’anno dalla cooperativa Gemos in occasione del suo 50° Anniversario, e rivolta alle lavoratrici madri, comprese quelle affidatarie e adottive. Per realizzarla la cooperativa specializzata nella ristorazione collettiva e commerciale si è ispirata al celebre maternity pack finlandese, considerato un esempio avanzato di politiche familiari.
La Baby Box si presenta come una scatola contenente tutine, pannolini, set da bagno, bavaglini e altri articoli per la mamma e il neonato. L’iniziativa, oltre ad essere un sincero gesto di affetto per la famiglia del nascituro, si pone come segnale tangibile di attenzione alla genitorialità e alla conciliazione tra vita lavorativa e familiare.
Sottolinea Mirella Paglierani presidente di Gemos: “Saranno quattordici, quest’anno, le neomamme che riceveranno la Baby Box: un’iniziativa che supera il valore simbolico, rappresentando un messaggio concreto di cura, riguardo e vicinanza, pensato per accompagnare le nostre lavoratrici in uno dei momenti più delicati e significativi della loro vita. I numeri crescenti e i riconoscimenti acquisiti testimoniano l’efficacia del nostro modello cooperativo, capace di coniugare sostenibilità, inclusione e partecipazione”.
Gemos adotta misure concrete nella tutela della maternità, in particolare per le proprie lavoratrici impiegate nei servizi di cucina, che sono circa il 90% del personale femminile. Dall’inizio della gravidanza, le lavoratrici, in ragione delle caratteristiche proprie dell’attività svolta (che comporta rischi fisici, chimici o biologici), vengono sospese anticipatamente dal lavoro, assecondando il principio normativo che tutela la lavoratrice in ogni fase della maternità.
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