Non solo un momento di (giusta) celebrazione, ma anche un’occasione di riflessione sui valori e il ruolo della cooperazione nello sviluppo economico e sociale del territorio e della sua comunità: questo ha voluto essere l’incontro promosso questo pomeriggio al Centro Pastorale “Urbani” di Zelarino dalla Confcooperative di Venezia, per festeggiare i suoi primi ottant’anni di attività.
All’evento ha preso parte, per portare il saluto della Città, l’assessore comunale alla Coesione sociale, Simone Venturini.
“Il mondo delle cooperative – ha sottolineato l’assessore – ha segnato profondamente, in modo positivo, questi ultimi ottant’anni del nostro Paese, uscito in modo disastroso dall’ultimo conflitto: le cooperative sono state uno dei motori della nostra rinascita economica e sociale. E anche oggi, pure nel nostro territorio, sono un tassello fondamentale della nostra economia, in cui ora sono presenti non solo nei settori primari, come un tempo, ma anche in altri ambiti, penso ad esempio al sociale.
Una presenza costante, che ha ricadute importanti anche per l’occupazione, ma che viene spesso sottaciuta, se non sottovalutata, e che invece deve essere ricordata all’opinione pubblica.”
In assoluto la prima cooperativa nasce in Inghilterra nel 1844; già negli ultimi decenni del diciannovesimo secolo questa forma di associazionismo tra i lavoratori prende largamente piede anche in Italia. La Confcooperative viene istituita nel 1919, ma dopo pochi anni viene soppressa dal regime fascista. Essa rinasce però, anche a Venezia, appena poche settimane dopo la fine dell’ultimo conflitto, il 15 maggio 1945. Altra data importante è quella del 1970, quando viene creata l’Unione regionale del Veneto di Confcooperative.
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Foto dal sito del Comune di Venezia