A dirlo è Alberto Grilli, presidente di Confcooperative Toscana, commentando l’iniziativa promossa da Anci Toscana e dall’Accademia dei Georgofili sul futuro della Pac 2028-2034 a cui ha preso parte anche l’associazione.
“I Gal non sono un tecnicismo: sono i soggetti che attuano il programma europeo Leader, lo strumento che permette alle comunità locali di decidere come investire le risorse a disposizione – prosegue Grilli -. Grazie a Leader, cooperative, enti locali, associazioni e cittadini possono progettare e finanziare azioni concrete sulle priorità del territorio: dalla manutenzione del territorio allo sviluppo di filiere locali, dalla creazione di servizi alle politiche sociali per contrastare lo spopolamento. Senza i Gal, molte iniziative concrete rischiano di non partire. È uno strumento strategico che non possiamo permetterci di perdere”.
Lorenzo Giuntini, Presidente di Confcooperative Toscana Nord e Presidente di Confcooperative Lavoro e Servizi Toscana afferma: “il lavoro rappresenta l’elemento centrale per il rilancio delle aree più abbandonate. Occorre intraprendere una politica che promuova imprenditorialità e buon lavoro su quei territori dove il concetto “il lavoro al centro” diviene un imperativo.”
“L’agricoltura” aggiunge Giuntini “deve essere capofila in questo, ma anche i servizi e soprattutto logistica possono e devono avere uno spazio, anche tutelato con azioni specifiche come ha iniziato a fare la Regione Toscana con la riserva di risorse per le imprese che operano in montagna o comunque nella Toscana Diffusa”.
Secondo Confcooperative Toscana, la nuova riforma della Pac 2028, con il Fondo Unico europeo, rischia di indebolire questo modello partecipativo. “Occorre garantire che i GAL continuino a operare con autonomia, risorse dedicate e ruolo centrale nello sviluppo locale – sottolinea il presidente –. Solo così le comunità rurali potranno pianificare progetti concreti e sostenibili”.
Grilli ricorda inoltre il ruolo strategico delle Cooperative di Comunità, veri presidi nei territori più fragili. “Queste cooperative possono diventare ancora più efficaci se sostenute con politiche locali mirate e risorse adeguate. Insieme ai Gal rappresentano la spina dorsale dello sviluppo rurale e sociale della Toscana”.
“Come Confcooperative Toscana – conclude Grilli – chiediamo a Regione e istituzioni di fare fronte comune per assicurare che la programmazione futura riconosca il valore dei Gal e del programma Leader, valorizzando agricoltura, partecipazione, servizi e coesione territoriale, elementi indispensabili per costruire un futuro sostenibile per le comunità rurali”.