"Chi se non noi " afferma Stronati, rivolto sia all'Italia e al grande ruolo del nostro Paese, (ribadito ieri dall'Ambasciatoredi'Italia a Berlino e dal Vice Presidente del Consiglio dei Ministri e Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, On. Antonio Tajani) sia alla cooperazione di Confcooperative.
"Ci è stato presentato il nuovo portale ICE sulla ricostruzione dell'Ucraina, un bel lavoro, che consente in tempo reale di visionare sia le gare di appalto che i partners locali."
Quello del coinvolgimento italiano è un progetto che parte più di un anno fa grazie anche all'impegno dell'ambasciatore Davide la Cecilia, incaricato dalla Farnesina nel coordinamento delle iniziative italiane per la ricostruzione dell'Ucraina.
Nel corso dell'incontro in Ambasciata, la delegazione si è soffermata nel rispondere ai temi in siscussione con il Ministro Tajani e l'Ambasciatore Varricchio.
Oggi, la cerimonia di apertura alla presenza del Cancelliere tedesco Scholz, del Presidente ucraino Zelensky, della Presidente della Commissione Europea von der Leyen, del Presidente del Consiglio europeo Michel. Nel corso della giornata doi oggi 11 giugno, il Vicepresidente Tajani firmerà il Memorandum d’Intesa bilaterale sul Patronato per la ricostruzione della Città e della regione di Odessa, volto a istituire un quadro generale di cooperazione e coordinamento con le autorità ucraine al fine di massimizzare gli sforzi e le capacità per contribuire alla ricostruzione di Odessa e della sua regione dopo il conflitto.
Domani 12 giugno si terrà la sessione di chiusura della Conferenza con la cerimonia di passaggio di consegne all’Italia, che organizzerà l’evento nel 2025, alla quale prenderà parte il Vice Ministro degli Affari Esteri Edmondo Cirielli.
Alla Conferenza prendono parte Capi di Stato e di Governo di 77 Paesi: complessivamente si prevede che i partecipanti siano circa 1800. Sono state invitate 500 aziende, di cui 150 tedesche, 150 ucraine, e 200 dagli altri Paesi partecipanti. Gli obiettivi della Conferenza sono mobilitare il sostegno internazionale per la resilienza, la ripresa e la modernizzazione del paese e fornire assistenza per attuare progetti di recupero, oltre a creare opportune condizioni per le imprese al fine di incoraggiare gli investimenti del settore privato in Ucraina.