Il Maggio del lavoro buono: i nostri cooperatori

martedì 2 maggio 2023

2 maggio - Apriamo con Cecilia Saltarello, Presidente della Cooperativa Confianza di Reggio Emilia, una rassegna di interviste e story telling di esperienze cooperative di "lavoro buono" nel mese della Festa dei Lavoratori.

Se dovessi azzardare una visione futura del lavoro nell'Emilia, come la tracceresti?

La mia visione del lavoro e non solo in Emilia Romagna è da sempre una visione “fuori dagli schemi”, in termini di orario, in termini di rapporti interpersonali, in termini di coinvolgimenti e di relazioni tra tutti i soggetti delle organizzazioni lavorative.

Gli orari di lavoro sono sempre stati poco sostenibili per le piccole imprese, orari lunghi che non prevedono flessibilità che sacrificano le esigenze della famiglia e soprattutto dei bambini. Sono sempre stata affascinata dagli orari del nord Europa che consentono a fronte di un ingresso piuttosto mattiniero l’uscita dal lavoro ad orari dignitosi per condividere una parte di giornata con i propri familiari. Affinché tutto ciò accada non è sufficiente che cambi il mondo del lavoro ma l’intero assetto della società.

I Giovani se ne rendono conto più di noi, cercano flessibilità, nuovi metodi di valutazione della produttività, sanno quanto importante sia una visione della vita a 360 gradi.

Rapporti interpersonali più fluidi immediati che accorciano i tempi decisionali, ridurre le strutture piramidali a strutture parallele, poter essere ricevuti ed ascoltati dal proprio responsabile per avere risposte immediate. Riconoscere competenze e conoscenza a prescindere dal livello e dalle mansioni, le idee buone vengono a tutte le persone coinvolte nei processi produttivi, saper ascoltare e poi prendere decisioni è questa la chiave vincente.

Quali sono i settori di maggiore sviluppo? Che futuro ha davanti?

L’Emilia Romagna è un territorio ricco di iniziative, ho avuto modo di conoscere persone, cooperatori, imprenditori, manager che con un entusiasmo contagioso hanno creato e che continuano a creare grandi opportunità, la stagione della creatività non sarà mai finita se abbiamo il coraggio di coinvolgere donne e giovani. Via dalle nostre menti gli schemi e i luoghi comuni che vogliono i giovani passivi e senza carattere, via gli stereotipi sulle donne che vediamo forti solo se alzano la voce e hanno la visione maschile delle cose.

Cerchiamo di vedere le opportunità che ci vengono offerte dalla tecnologia, quella che è a disposizione dell’uomo e non viceversa. Utilizziamo l’intelligenza artificiale per creare algoritmi in grado di rispondere ali nostri tantissimi quesiti, i Big Data e i sistemi di previsione ci possono aiutare a capire quali saranno le competenze del territorio del futuro ma soprattutto del presente così incerto.

Ed infine ma solo perché lo ritengo importante: puntiamo sulle competenze trasversali lanciamo nuove idee aspettandoci che possano anche fallire ma se solo una di questa andrà in porto saremo vincitori. Dobbiamo imparare a coniugare esigenze tradizionali a soluzioni innovative, penso a quanto la tecnologia, la domotica, la realtà aumentata possa essere di aiuto alle persone svantaggiate, il mercato vuole che le esigenze delle minoranze non siano interessanti dal punto di vista economico e degli investimenti ma così non è: “la tutela delle minoranze” è un progetto chiave nell’ambito dell'Unione europea, prendiamone atto e proviamo a costruire. Il futuro? Come lo vedo? Interessante coinvolgente ricco di opportunità.             

 

 

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