Il tavolo della ristorazione collettiva si è riunito a Roma lo scorso 29 aprile, per discutere del grave momento di difficoltà che il settore sta affrontando, e per prepararsi in vista delle sfide sul mercato, soprattutto pubblico, e sulle dinamiche sociali che riguardano le imprese, le rappresentanze del settore e gli addetti impiegati nel settore.
L’incontro si è svolto tra imprese e delegazioni delle associazioni di categoria della ristorazione collettiva di ANIR Confindustria, Angem e Confcooperative. Una grande novità che rende strategico il percorso di lavoro individuato, un percorso aperto al contributo di tutti gli operatori, a cui stanno partecipando anche numerose imprese del settore.
Le Associazioni presenti al tavolo, attraverso tutti i canali disponibili e con diverse modalità di coinvolgimento, hanno più volte segnalato la grave crisi in cui versa il comparto. Una crisi senza precedenti che, in questi ultimi quattro anni, ha messo in discussione la tenuta economica delle imprese e l’equilibro economico di quasi tutti i contratti in essere, con l’inevitabile effetto di privilegiare la tenuta patrimoniale delle imprese e il mantenimento dell’occupazione rispetto ad investimenti, ancor di più indifferibili, necessari per la valorizzazione del comparto.
Più volte sono stati sottolineati gli effetti della pandemia e le devastanti conseguenze per le imprese della ristorazione collettiva, con il conseguente mancato recupero delle ingenti perdite di volumi produttivi e di redditività; a differenza di ciò che è successo per le imprese operanti in altri segmenti dello stesso generale settore della ristorazione, che rispondono a caratteristiche e logiche del mercato profondamente diverse.
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