Netcoop Lazio

Intervista a Alessandro Montanari (PRA Ristrutturazioni)

martedì 4 luglio 2023

Edilizia e sostenibilità, piccoli gesti e grande impatto sul Pianeta: una Green Mind da applicare ovunque. A Netcoop parla Alessandro Montanari presidente di PRA Ristrutturazioni.

Raccontiamo PRA a chi ci legge.

"Nasciamo nel 2019, dopo dieci anni come srl, come cooperativa che opera in ristrutturazioni di interni per abitazioni. Siamo un gruppo di architetti e l’idea era ridare voce ad un settore che a Roma appariva ormai morto e sepolto. La scelta cooperativa perché è diversa, più familiare. Il progetto nasce sulla scorta di un bando che premiava dei progetti nel Lazio e questo mi ha fatto avvicinare ad Edoardo De Stefani, con il quale è nato uno splendido rapporto; non abbiamo vinto ma il progetto è stato apprezzato per cui abbiamo deciso di dare il via a questa avventura. Siamo partiti da zero, senza competenze di marketing e di altro relativamente a questo settore, e nel 2019 abbiamo deciso di lanciarlo online. Una scommessa vera e propria, premiata dal periodo pandemico; poi il 2021/2022 ha visto i bonus edilizi che si sono abbattuti, sebbene con buone premesse, sul sistema edilizio italiano. E proprio nel 2022 la prima crisi di PRA. Da lì iniziamo a pensare a qualcosa di nuovo, dopo 4 anni. Il settore del sostenibile mi ha sempre attirato e quindi ci siamo orientati allo studio di bioedilizia: questo ci ha permesso di capire come nel Nord Italia il settore avesse già preso piede. Nell’agosto dello scorso anno abbiamo iniziato a scrivere il progetto e a giugno di quest’anno lo abbiamo iniziato, ma il lancio vero e proprio è previsto per il 2024. Ora siamo impegnati nel correggere il tiro e nell’analisi dei mercati e della risposta alla progettualità".

Un’idea di ampio respiro, giusto?

"La nostra idea è proporre delle filiali in tutta Roma e abbiamo iniziato a Roma Sud, la prima a Garbatella. L’inaugurazione ha visto molti architetti che si sono dimostrati interessati. Al momento l’unica grande problematica rimangono i costi altissimi sui materiali di bioedilizia. Se ci pensiamo, però, questo è un prodotto che si acquista una volta nella vita e si ottiene una casa più sostenibile, capace di donare un effetto positivo sull’ambiente che ci circonda. Oggi siamo di nicchia? Forse ci eravamo un po’ stancati anche di un mercato, mi si passi il termine, molto alla rinfusa. Non stiamo inventando nulla, visto che al Salone di Milano di quest’anno la parola chiave è stata sostenibilità. Uno dei nostri punti di forza è lo schema che adottiamo nelle filiali: a partire dalla lampadina nell’ufficio, alla stampante, gli inchiostri tutto è progettato per avere un impatto più sostenibile sul pianeta. Del resto i dati che arrivano dal nostro settore sono inquietanti: l’edilizia occupa il 50% dell’estrazione delle materie prime, il 36% delle emissioni di gas serra, consumi di energia intorno al 38/40%. Influenziamo il cambiamento climatico in maniera importante come settore. Vogliamo sensibilizzare chiunque ci sia intorno: dai dipendenti ai clienti, in un progetto comune."

È questa la "Green Mind" che leggo sul vostro sito?

"Sì. Ci siamo resi conto che analizzando tutto ciò che quotidianamente facciamo, possiamo tutti contribuire con degli accorgimenti al cambiamento del Pianeta. L’architettura, del resto, è una materia che tocca un po’ tutto: dalla tavola che apparecchiamo alle case che abitiamo ai parchi che frequentiamo".

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