Netcoop Emilia Romagna

I capi Happiness indossati dal corpo di ballo di "Viva Rai 2", il programma condotto da Fiorello

martedì 17 gennaio 2023

Rinata dal fallimento grazie a un progetto di workers buyout, oggi la Happiness, casa di moda interamente Made in Italy, comincia a raccogliere i frutti di tanto lavoro e sacrifici. I capi firmati Happiness hanno conquistato la Rai e in particolare il noto coreografo Luca Tommassini e sono stati scelti per vestire il corpo di ballo del programma condotto da Fiorello. Netcoop ha intervistato Elisa Maroncelli, presidente e responsabile delle Risorse umane dell’azienda con sede a Rimini. 

Quale significato riveste per voi vestire il corpo di ballo di Viva Rai 2, attualmente uno dei programmi di maggior successo della televisione italiana? 
Per la nostra azienda e per tutto il nostro gruppo di lavoro, è stata una situazione totalmente inaspettata. Per noi è un grandissimo segno di fiducia e di apprezzamento per il nostro lavoro, le nostre idee, le scelte che abbiamo fatto in questi anni così complicati. C’è in tutti noi grande orgoglio anche perché questo segnale di fiducia arriva da chi, fino a poche settimane fa, per noi era solo un personaggio noto della televisione e oggi invece apprezza e indossa i nostri capi. 

Com’è nata questa collaborazione? 
Tutto è partito da alcune immagini dei nostri capi inviate alla costumista del programma; dalle foto siamo passati a inviare concretamente alcuni nostri modelli che sono stati apprezzati non solo da un punto di vista estetico ma anche per i tessuti impiegati nella loro realizzazione. I capi Happiness, e in particolare un modello della linea Rainbow, hanno colpito il coreografo di “Viva Rai 2”, Luca Tommassini e così abbiamo cominciato a vestire i ballerini del programma. Tommassini ha apprezzato molto un capo della nostra linea Rainbow e questo per noi è un ulteriore motivo di orgoglio perché con questi modelli abbiamo voluto lanciare un segnale di inclusività al quale teniamo in maniera particolare. 

Rispetto per l’ambiente, inclusività. L’attività della vostra azienda, dalla sua rinascita, prosegue nel segno dell’etica e della volontà di lanciare segnali importanti…
Sono concetti ai quali teniamo particolarmente; la volontà di sensibilizzare su determinati temi ha sempre contraddistinto la nostra attività. Lo abbiamo fatto con la linea Rainbow ma anche con i modelli della linea Peace attraverso i quali abbiamo voluto lanciare un messaggio universale: la pace nel mondo. E lo abbiamo fatto anche con l’utilizzo di materiali assolutamente naturali e sostenibili.

Quali sono le sfide per il 2023?
Dopo un anno e mezzo così complicato, il primo obiettivo è senza dubbio tenere i nervi saldi e fare gruppo. Tra i nostri obiettivi c’è far comprendere che Happiness non è solo un prodotto di moda ma veicola messaggi importanti. Vogliamo rendere orgoglioso chi decide di indossare un nostro capo, prima di tutto perché si tratta di un modello totalmente Made in Italy, un aspetto sempre più raro nel nostro ambiente. La nostra è una piccola azienda con una importante storia alle spalle, siamo ripartiti dopo un fallimento e oggi vogliamo focalizzarci anche sui messaggi che vogliamo lanciare come l’utilizzo di prodotti organici, fatti utilizzando cotone certificato biologico, con tinture e pigmenti naturali. Questa è la nostra realtà, questo è ciò che facciamo nonostante le tante avversità affrontate dal giorno della nostra rinascita; in questo nostro percorso speriamo che la visibilità ottenuta attraverso la televisione possa aiutarci a tornare ai lustri di un tempo. 

 

 

 

 

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