Agevolazioni, semplificazioni burocratiche e una più solida sinergia tra pubblico e privato sono gli elementi emersi dal convegno “La Zona Logistica Semplificata dell’Emilia-Romagna raccontata alle imprese” organizzato da Confcooperative Romagna e che si è svolto il 17 ottobre a Ravenna.
L’incontro, promosso per illustrare le potenzialità della neonata Zona Logistica Semplificata (Zls), ha messo in luce come questo strumento non solo prometta benefici immediati di natura amministrativa e finanziaria, ma sia una vera e propria leva per un riassetto infrastrutturale della Romagna.
Meno burocrazia, più incentivi
I vantaggi diretti per le imprese che operano all’interno della Zls sono di duplice natura, come spiegato da Pier Nicola Ferri, funzionario Lavoro e Servizi di Confcooperative Romagna: “L’intervento di Federica Ropa, dirigente dell’Area Viabilità e Logistica della Regione Emilia Romagna si è concentrato sui benefici diretti per le imprese che si trovano nelle aree indentificate dalla Zls – spiega il funzionario -. Vantaggi di natura amministrativa, in quanto possono esserci agevolazioni legate a concessioni di costruzione; tempi più snelli per le autorizzazioni, semplificazioni burocratiche. A queste si affiancano misure di carattere finanziario, come possibili riduzioni sui tributi e altri incentivi diretti”. Un elemento di particolare interesse
per le aziende che si occupano di commercio internazionale è l’istituto delle zone franche doganali
intercluse, potenzialmente attivabile all’interno della Zls. Si tratta di un meccanismo che “prevede la
sospensione di tributi e dazi sulle merci che sono stoccate in queste aree e che possono essere lavorate
senza pagare contributi e dazi e poi re-imbarcate” spiega ancora il funzionario di Confcooperative
Romagna.
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Articolo integrale descrittivo dell'evento del 17 ottobre