Anac – pubblicato il report sulla qualificazione delle stazioni appaltanti e delle centrali di committenza

Pubblicato il report dell’Autorità nazionale anticorruzione sulla qualificazione delle stazioni appaltanti e delle centrali di committenza, con dati sulle istanze pervenute entro giugno 2025.
Immagine 2025-09-26 112619

Alla chiusura del primo biennio di qualificazione (1° luglio 2023-30 giugno 2025) sono 4.903 le amministrazioni che si sono qualificate come stazioni appaltanti. Di queste, 555 sono state abilitate nel settore “Lavori” (11,3%), 1.431 nel settore “servizi e forniture” (29,2%) e 2.917 operano in entrambi i settori (59,5%). È quanto emerge dal report trimestrale sulla qualificazione delle stazioni appaltanti e delle centrali di committenza, con dati sulle istanze pervenute fino al 30 giugno 2025, realizzato e pubblicato dall’Autorità nazionale anticorruzione (qui il comunicato).
Durante il biennio sono state presentate 5.722 domande per il settore “Lavori” e 6.306 per “Servizi e forniture”. Di queste, 66 istanze (33 per settore) risultano qualificate “con riserva”, cioè con una validità temporanea in scadenza nel 2025. Analizzando i livelli di qualificazione, nel settore “Lavori” il 55% degli enti ha il livello massimo di qualificazione mentre nel settore “Servizi e forniture” è stato raggiunto nel 57,8% dei casi. Il livello intermedio è raggiunto rispettivamente nel 20,4% (709 enti) e 19,4% (842 enti) dei casi, e quello minimo nel 24,6% (855 enti) e 22,8% (993 enti).
Le amministrazioni che centralizzano gli appalti (circa il 14% nel settore “Lavori” e l’11% in “Servizi e forniture”) mostrano una percentuale ancora più alta di livello massimo, circa il 76%. Inoltre, il 38% degli enti nel settore “Lavori” e il 36% in “Servizi e forniture” sono abilitati per contratti di partenariato.
I dati non tengono conto dei nuovi criteri introdotti dal Correttivo (d.lgs. n. 209/2024) al Codice degli appalti, ma includono una prima analisi di confronto sui risultati delle domande presentate dalle amministrazioni che hanno richiesto la qualificazione sia nel primo biennio, quando il correttivo non era ancora stato introdotto, che nel secondo, con valutazioni che rispettano i criteri del nuovo codice. Nel settore “Lavori”, su 1.240 enti, 973 mantengono la qualifica, 35 perdono la qualifica, mentre 63 acquisiscono la qualifica per la prima volta. In “Servizi e forniture”, su 1.400 enti, 1.181 mantengono la qualifica, 4 nuove si qualificano, ma 91 perdono la qualifica rispetto al primo biennio. Questa diminuzione si spiega con il fatto che ora in “Lavori” vengono valutate anche le gare con valori superiori a 150mila euro (contro i 500mila precedenti), mentre non è cambiato nulla nel settore “Servizi e forniture”.
Infine, il report segnala che circa il 20% delle istanze qualificate nel nuovo biennio per “Lavori” ha beneficiato di una “salvaguardia” normativa che consente di mantenere il livello di qualificazione anche se il punteggio aggiornato peggiora leggermente, a patto che non scenda troppo sotto la soglia minima. Questa percentuale sale a oltre il 30% nel settore “Servizi e forniture”.

Per approfondire clicca sul sito dell’ANAC

© 2025 Netcoop - Confcooperative Lavoro e Servizi – Riproduzione riservata