Il valore del confronto nel procurement pubblico: gli spunti del Market Day 2025 di Consip

Dal Market Day 2025 organizzato da Consip, un’importante occasione di confronto tra amministrazioni, associazioni e imprese
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Si legge dal sito di Confcooperative Piemonte:

Giovanni Di Nunno, Presidente di Confcooperative Lavoro e Servizi Piemonte, ha preso parte al Market Day 2025 organizzato da Consip, un’importante occasione di confronto tra amministrazioni, associazioni e imprese. L’iniziativa, che ha visto la presentazione del piano industriale e l’annuncio di una programmazione di tavoli operativi, ha segnato un passaggio rilevante per rafforzare il dialogo tra domanda pubblica e offerta nel mercato.

Nel suo intervento, Di Nunno ha evidenziato un elemento distintivo del sistema Confcooperative: la rappresentanza affidata direttamente ai cooperatori, a chi opera quotidianamente nel mercato. Una scelta che garantisce autenticità nella voce che arriva ai tavoli istituzionali, rendendo le osservazioni più aderenti alla realtà imprenditoriale.

Dal punto di vista delle imprese cooperative, permane una criticità strutturale che attraversa il sistema degli appalti: una tendenza generalizzata a premiare il criterio del risparmio, spesso a discapito della qualità, dell’innovazione e della sostenibilità. Una dinamica che, pur comprensibile dal lato delle stazioni appaltanti, rischia di scaricare sulle imprese l’onere di affrontare, senza adeguati strumenti compensativi, il peso delle transizioni digitale, ambientale e sociale.

Positivo, invece, il giudizio sul nuovo Codice dei Contratti pubblici (D.lgs. 36/2023), in particolare sull’articolo 11, che introduce l’obbligo di indicare nei bandi il contratto collettivo nazionale da applicare. Un passo importante per valorizzare il legame tra salario e appalto, e per affrontare con maggiore coerenza la questione delle giuste tariffe.

Su questo piano, il presidente Di Nunno ha richiamato anche la necessità di affrontare il tema della revisione dei prezzi. Eventi imprevedibili che alterano le condizioni di mercato non possono ricadere esclusivamente sull’impresa. È indispensabile un approccio condiviso tra imprese e stazioni appaltanti, che consenta di tutelare l’equilibrio contrattuale, come previsto dallo stesso Codice all’articolo 9.

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